PayPal, Ikea, Aldi e l’ebook.

American Express superata da PayPal.
Il colosso svedese dei mobili che sbarca sull’eCommerce di Amazon.
Il big tedesco del discount Aldi che apre punti vendita negli Usa.
E a sorpresa, torna in auge il libro cartaceo, dato per morto con l’avvento del lettore digitale.
Quattro storie diverse, con un unico fil rouge: la disruption causata dalla digitalizzazione.

Di seguito una traccia dell’editoriale di @Umberto Bertelè

…. PayPal supera per la prima volta American Express.

In Cina i pagamenti e i trasferimenti di danaro sono da tempo saldamente nelle mani delle grandi del digitale, Alibaba e Tencent (ambedue con una capitalizzazione di Borsa di oltre 400 miliardi di $), che hanno saputo approfittare della debolezza del sistema bancario-finanziario locale per occupare i nuovi spazi che la crescita tumultuosa del PIL metteva progressivamente a disposizione. Alibaba ha anche creato un fondo monetario che – con 370 milioni di sottoscrittori e oltre 200 miliardi di dollari raccolti – è ora il più grande del mondo, con una consistenza doppia rispetto al secondo (gestito da JPMorgan).
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Ikea è costretta dopo 74 anni a cambiare il suo storico business model.

Fino a poco fa un business model di grandissimo successo, quello di Ikea, che aveva nei suoi enormi punti di vendita – alla periferia delle città – e nel loro coinvolgente layout uno degli elementi più caratterizzanti.
Ma in questa fase storica Ikea soffre un problema simile a quello dei grandi centri commerciali periferici: c’è sempre meno gente disposta a spostarsi fisicamente, quando molta informazione è rintracciabile sui siti delle grandi piattaforme di ecommerce. E disporre di un proprio sito di vendita può non bastare.
Di qui l’annuncio che Ikea, a 74 anni dalla nascita, ha deciso di essere presente anche sulle grandi piattaforme di terzi (quali Amazon e Alibaba): con un potenziale impatto sui margini ma soprattutto con la necessità di ripensare il suo rapporto con i clienti.

Ecco il link all’articolo integrale